Vita da miniera – Sulcis: tra storia e miniere
L’importanza del settore estrattivo minerario è diventata nei secoli parte rilevante del patrimonio culturale sardo, modificando i connotati delle città e la società.
La città di Carbonia, fondata il 18 dicembre 1938 da Mussolini, è una delle città del ‘900 nata proprio per ospitare i lavoratori delle miniere dell’area e conserva ancora oggi, nella sua piazza principale, i canoni stilistici rigidi dell’era fascista.
La Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, ha rappresentato tra gli anni ‘30 e ‘50 del ‘900 una delle più importanti risorse energetiche del Paese. Al suo interno vi è ora ospitato il Museo del Carbone, che include i locali della lampisteria dove ha sede un’esposizione sulla storia del carbone e della miniera con attrezzi e documenti d’epoca. Proseguiremo poi in direzione Iglesias (nata con il nome di Villa di Chiesa), il cui tessuto urbano si sviluppò grazie ai generosi finanziamenti di Ugolino della Gherardesca. Fu con i contributi della facoltosa famiglia toscana che vennero costruite le chiese di Santa Chiara (1284-1288), Nostra Signora di Valverde (1285-1290), il Castello di Salvaterra o di San Guantino, un ospedale e un acquedotto.
Passeggeremo per il centro storico del borgo medievale, che si distingue per l’importanza e la bellezza delle sue chiese e delle sue antiche fortificazioni, la Settimana Santa e la sua lunga tradizione mineraria.
Prezzo indicativo per alunno
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itinerario 12) Vita da miniera – Sulcis: tra storia e miniere
- 16 € (minimo 15 alunni paganti)
- 15 € (da 20 a 30 alunni)
- 14 € (oltre 30 alunni)
*Il percorso è della durata di una giornata